A causa del MANCATO COORDINAMENTO OCULARE ci sono delle CONDIZIONI PARTICOLARI  nelle quali la  DIFFICOLTA’ VISIVA BINOCULARE si manifesta con dei

SINTOMI

Quando anche minime tensioni ostacolano la corretta dinamica dei due occhi si alterano le cd corrispondenze retiniche e, in pratica, il nostro cervello ‘vede doppio’.

Oltre il 90% del nostro cervello si occupa a vario titolo della funzione visiva:per evitare di essere messo in condizioni di criticità sono estremamente convinto che, così come spesso mette in atto strategie di compenso ‘strutturali’ (blocchi torsionali di bacino in compenso ad una gamba corta,….), lo stesso avvenga anche con ‘sintomi’ che fanno in modo da farci ‘evitare’ queste condizioni.

Vediamo quali sono le ‘condizioni di criticità’ e le varie combinazioni:

  1. LETTURA (L)
  2. MOVIMENTO LATERALE (ML)
  3. LUCI ARTIFICIALI (LA)
  4. SERA (S)
  5. GUIDA (G)
  6. LOCALIZZAZIONE (LC)
  7. TV/PC

 

Nella quotidianità:

  1. LETTURA: irritabilità e disturbi di concentrazione/apprendimento durante la lettura, in quanto l’impegno principale del nostro cervello è quello di non far veder doppio e quindi il comprendere quanto leggiamo diventa secondario (scuola, lavoro). Perdita della riga durante la lettura / bisogno di rileggere (Scheimann).
  2. L+ML: mal d’auto, nausea al solo tentativo di leggere in auto
  3. SERA: i disturbi della binocularità aumentano alla sera a causa del fatto che l’impegno di evitare la diplopia è iniziato sin dal mattino ed il sistema di compenso è quindi estremamente ‘stressato’.
  4. L+ML+LA+S: questa è una condizione che configura i luoghi affollati…. di sera; oppure sempre alla sera quando il vs bambino gioca con la sedia ruotante dello studio. In entrambi i casi la sensazione provata non è piacevole. Nella pratica quotidiana accade molto spesso che le Pz riferiscono di andare al supermercato (L/scaffali+ ML/gente+ LA+ S) ‘quando non c’è nessuno’ perché ‘la gente da fastidio’ mentre in realtà quello che infastidisce è il ‘movimento’ . In questo caso addirittura un ‘disturbo’ viene scambiato con un tratto caratteriale (la gente ‘infastidisce’): in realtà ‘quando non c’è nessuno’ non c’è movimento laterale, un po’ di luce naturale entra nell’ambiente e… non è sera.
  5. SERA: irritabilità serale, cefalea soprattutto frontale. Estremamente comune che le Pz riferiscano che la sera non vedano l’ora di ‘chiudere gli occhi’ (non di dormire).
  6. S+G: fastidio alla guida dopo un temporale magari al tramonto con i riflessi sull’asfalto, di notte con rischio di colpi di sonno.
  7. LOCALIZZAZIONE: non sono in grado di spiegarlo ma soprattutto il sesso femminile lamenta la maldestrezza (‘dottore… sbatto dappertutto e mio marito dice che sono sbadata’). Anche qui il sintomo confuso con un dato caratteriale. Altro sintomo è il disagio mentre si percorre un sentiero di montagna. Nello sport  da citare la difficoltà a mantenere la traiettoria all’interno delle corsie in pista o in vasca o la difficoltà di anticipare i paletti o nell’affrontare buche e cunette nello sci. Nel bambino piccolo la difficoltà di localizzazione è ‘avvertita’ dal genitore che in passeggiata si trova con il figlio che continuamente gli ‘taglia la strada’.
  8. TV/PC: così come la maldestrezza si ritrova più spesso nel sesso femminile noi tendiamo a ‘crollare’ davanti alla TV (il cervello ‘stacca la spina’).
  9. PC: estremamente diffuso è la sonnolenza davanti al PC con ovvie ripercussioni in campo lavorativo sulla performance dell’apprendimento.

Altri sintomi presenti:

1. Diplopia (Duke-Elder S.; Passmore and MacLean; Kratka; Davies )

2. Affaticamento degli occhi  (Kent et Al)

3. Visione offuscata  (affaticamento degli occhi / stanchezza generale, )  Passmore and MacLean; Capobianco; Burian)

4. Emicranie (Passmore and MacLean, Kent et Al )

– difficoltà da parte dell’ottico a trovare una corretta CENTRATURA DELLE LENTI

SEGNI

bascula spalle

  1. Torsione del cingolo scapolare e dislivello delle spalle (attraverso un CIRCUITO LUNGO, con intervento dei nc centrali (Nc Base, Nc Vestibolari, Prefrontali) e del Cervelletto, influenzato dalla lateralità): nei destrimani è più alta la sinistra, mancini la destra, destrimani con disturbi epatici/vaccinazioni/alimentazione/idratazione scorretta la destra (B.Bricot)
  2. Limitata rotazione del capo (attraverso un CIRCUITO CORTO , che controlla l’oculocefalogiria (III- IV-V con XI spinale) limita la rotazione del capo da quel lato
  3. Laterocolia (circa 80% casi)cioè tendenza a tenere il capo inclinato da un lato

Un SEMPLICE TEST eseguito seguendo una mira che si avvicina lentamente allo spazio compreso tra i nostri occhi (radice del naso) ci fa capire se i muscoli dei nostri occhi sono rilassati o tesi: in questo caso non riescono a fissare per esempio la punta di una matita contemporaneamente

IL TEST DI CONVERGENZA PROSSIMALE

test-convergenza

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